- Prima puntata -
L’Albero e la Roccia
Un giorno, a Fantasia, una piccola cittadina di montagna, un nonno raccontava ai suoi nipotini la storia di un ragazzo che aveva circa nove anni e che aveva attraversato i confini di Fantasia senza il permesso.
“Cari nipotini miei, ora vi racconto la storia di un giovane che aveva superato le 3 prove che dividono Fantasia dagli altri regni…”
C’era una volta, a Fantasia, un giovane che stava giocando con dei ramoscelli e con delle foglie.
Si chiamava Ruby, e faceva collezione di piccole rocce.
Ad un tratto, girandosi, vide i confini del regno di Fantasia e si chiese:
“Che cosa ci potrebbe essere dietro quella rete? Be’, se non lo so, vale la pena scoprirlo. Che cosa potrebbe esserci di tanto pericoloso?!”. E si avviò.
Si avvicinò alla rete. Quando la sorpassò, si accorse che davanti di lui c’era il vuoto. Allora si mise paura e cercò di tornare indietro, ma non ci riuscì perché ora, dietro di sé, non vedeva più la rete (anche se c’era), ma vedeva il vuoto, perché un muro invisibile gli impediva di tornare indietro. Allora disse:
“Se non posso tornare indietro è più sicuro se vado avanti”.
Dopo qualche ora giunse ad una roccia grandissima e ad un albero pieno di mele.
La leggenda narra che la prima prova era da superare con l’intelligenza.
La roccia si mosse e parlò al ragazzo (nel regno di Fantasia parlavano anche le rocce, e quindi il ragazzo non si sorprese…):
“Ragazzo, come mai sei qui?”, chiese la roccia.
Il ragazzo gli rispose: “Mi sono chiesto cosa ci fosse oltre i confini di Fantasia e ho superato la rete. Poi però non sono più riuscito a tornare indietro, e sono andato avanti”.
La roccia annuì. Poi rispose: “Ragazzo, la mossa che hai fatto richiede molto coraggio. Per ritornare nel tuo paese o uscire da questo luogo tra una città e un’altra, dovrai superare tre prove. La prima si basa sull’intelligenza. Vedi quest’albero di mele? Dovrai sceglierne una, e rispondere alla domanda che ti farà”.
Il ragazzo, molto timido, pensò di scegliere quella più bassa (più facile da raggiungere), ma poi si ricordò che la prova si basava sull’intelligenza, non sulle proprie emozioni, quindi scelse quella più alta. Sulla mela comparve una domanda.
“Aspetta” disse la roccia, “se sceglierai la mela giusta, questa ti porterà direttamente alla terza prova. Se sceglierai quella sbagliata, dovrai affrontare tutte e tre le prove da capo. Ma sta attento: se scegli la mela velenosa, sarai imprigionato qui per sempre”.
La frase che comparve sulla mela fu la seguente:
“Questa mela non è velenosa, ma è molto difficoltosa: se tu la zucca troverai, tagliarla tu dovrai”.
Il ragazzo pensò al significato sbagliato della parola “zucca”, cioè alla sua testa. Poi capì che si riferiva all’ortaggio.
Nel frattempo la roccia disse: “Hai una scadenza di tempo! Fra 1 ora e 2 secondi dovrai aver finito”.
Il ragazzo rifletté bene.
Si era ricordato che, quando stava giocando con i ramoscelli, un bambino lo aveva chiamato e gli aveva detto: “Ruby, per favore, vieni ad aiutarmi a tagliare la zucca?”.
E poi gli aveva dato un pezzo di roccia, dicendogli che gli sarebbe servito per la sua collezione. Ruby lo aveva ringraziato e aveva riposto il sassolino in tasca.
Il bambino, quindi, andò a vedere sopra la Grande Roccia…
- fine prima parte -
6 commenti:
Brava Titti!
Aspetto la seconda puntata!
Argentea
cara Susy,la tua storia e' bellissima,sei stata proprio brava,alla seconda puntata!!!!
Goccia Tropicale
Troverai la seconda puntata sabato prossimo (o forse prima...)
Grazie
Susi che brava!!!
La tua storia è stupenda,ci vediamo alla seconda puntata!!!!!!!
Michela.
Bellissima la storia!!!!MI racconti la prossima parte?
MILAD
@ MILAD
La seconda e ultima parte la trovi in
STORIE DELLA SETTIMANA
Ciao
<Grazie
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